Pubblicazioni
1. Bilancio di missione dello Stato Italiano nei confronti dello stakeholder donna. La spesa dello Stato per i diritti delle donne
In occasione dell’"Anno europeo delle pari opportunità per tutti”, il 28 marzo 2007, presso la Camera dei Deputati (Palazzo Marini – Sala delle Colonne), è stato presentato il libro Bilancio di missione dello Stato Italiano nei confronti dello stakeholder donna. La spesa dello Stato per i diritti delle donne, promosso, realizzato ed edito dalla Fondazione Risorsa Donna, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Un Bilancio sociale a favore del genere femminile in Italia dal dopoguerra ad oggi, che guarda agli interventi destinati esclusivamente e specificamente a sostenere diritti e spazi di opportunità civile e sociale per le donne.
I dati contenuti nel volume, curato dal Prof. Massimiliano Longo, fanno riferimento alla ricerca omonima promossa nel 2005 dalla Fondazione Risorsa Donna con il patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità ed il contributo di Sanpaolo Imi, Sanpaolo Banco di Napoli e Fondazione Cassa di Risparmio di Roma.
Da questi dati emerge che in 57 anni (dal 1948 al 2005) lo Stato Italiano, per la realtà femminile, ha complessivamente speso 29 miliardi e 400 milioni di cui 14 miliardi e 900 milioni destinati agli interventi nel mercato del lavoro. Cinque le macro aree prese in esame: il lavoro (51% dello stanziamento di spesa complessiva), la salute (17%), la famiglia (21%), l’integrità e dignità della persona (9%) e, infine, la partecipazione politica (2%).
Malgrado la moltitudine di leggi dedicate alle politiche di riconoscimento di pari diritti ed opportunità, i numeri mostrano una notevole "avarizia" da parte dei responsabili delle politiche di spesa nel destinare risorse a favore delle donne.
Particolarmente significativa in senso negativo la percentuale della spesa pubblica statale per i diritti delle donne sul totale delle entrate tributarie: si tratta soltanto dello 0,75% nel 2003, dello 0,72% nel 2004 e di un modestissimo 0,63 nel 2005.
2. Women and Media in Europe (Libro Bianco) a cura della Fondazione Adkins Chiti: Donne in Musica e della Fondazione Censis, Roma, Editore Colombo, 2006.
La parità tra uomini e donne costituisce uno degli obiettivi fondamentali dell’Unione Europea. Il principio dell’eguaglianza tra i sessi è un elemento cardine della democrazia e del rispetto della persona tuttavia, la sua applicazione concreta incontra, spesso, notevoli difficoltà a causa di pregiudizi e condizionamenti culturali ancora ben radicati nella società.
E’ indispensabile intervenire e rimuovere tali ostacoli per poter giungere all’eguaglianza sostanziale tra uomini e donne. E’ questa la sfida che l’Unione Europea ha fatto propria attuando, a partire dagli anni ’80, cinque Programmi di Azione specifici.
Ogni anno, in occasione dell’invito a presentare proposte per la messa in opera del Programma d’Azione, la Commissione stabilisce una priorità tra le cinque azioni individuate. Nel 2004 il tema prioritario è stato “promuovere il cambiamento dei ruoli legati al sesso e superare gli stereotipi legati al sesso”.
La Fondazione Adkins Chiti: Donne in Musica, in partenariato con la Fondazione Censis, la Fondazione Risorsa Donna, Groupe de Recherche sur le Rapport Enfants – Médias (Francia) e Media Literacy Network (grecia), ha partecipato al bando 2004 con il progetto “Women and Media in Europe”, poi approvato e finanziato dalla Commissione Europea – DG Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità (Programma relativo alla strategia quadro comunitaria in materia di uguaglianza tra donne e uomini, 2001/2005).
Tale progetto ha inteso contribuire al raggiungimento della piena parità tra uomini e donne in Europa, promuovendo il cambiamento dei ruoli legati al sesso e superando gli stereotipi di genere attraverso:
- L’evidenziazione degli stereotipi di genere nei media;
- La verifica e la comparazione della normativa, dei processi e dei metodi utilizzati in diversi paesi europei;
- L’analisi delle best practices;
- La realizzazione di un Libro Bianco che faccia il punto sulla normativa europea in materia, ed offra linee guida per la comunicazione riguardanti l’immagine della donna.
Questo libro, quindi, è uno dei risultati del progetto, al fine di favorire il dibattito pubblico ed istituzionale sul tema, sia a livello nazionale che europeo, non più su basi di generica analisi e denuncia, ma su base normativa e con riferimenti concreti, fornendo spunti per la riflessione e l’opportunità di crescita della cultura della parità.
3. Donne e Microfinanza. Uno sguardo ai paesi del Mediterraneo (a cura di Marcella Corsi), Roma, ARACNE editrice, 2008.
Il volume guarda all’impatto socioeconomico dei programmi di micro finanza attivi nei paesi del Mediterraneo, prendendo spunto dai risultati di una ricerca svolta dalla Fondazione Risorsa Donna nell’Anno Internazionale per il Microcredito (2005). Ogni capitolo dirige l’attenzione del lettore verso diverse aree geografiche: i paesi europei, i paesi arabi del Nord-Africa (con una particolare attenzione all’Egitto) e i paesi dei Balcani. L’analisi adotta un’ottica di genere, identificando, dove possibile, i cambiamenti occorsi nelle esistenze delle donne – e delle loro famiglie – a partire dal momento in cui hanno potuto accedere a un programma di microcredito. Particolare attenzione viene rivolta alle problematiche relative al legame tra microcredito ed empowerment femminile, sia guardando ai diversi paradigmi presenti in letteratura, sia tramite la creazione di un indice di cambiamento delle condizioni di vita delle donne beneficiarie.